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A cura del docente

 

29 Marzo 2013

Lezioni teoriche e verifica dell'apprendimento

ll prossimo 4 Aprile facciamo un test in itinere per verificare l'apprendimento delle prime lezioni teoriche e di un primo libro di riferimento. Organizzo il test con tre domande su: Composizione Architettonica e Scuola Milanese, Progetto e Contesto, Innovazione tecnologica e Architettura. Chi supera il test con un giudizio almeno sufficiente ha facoltà di non portare questa parte all'esame orale. Vi chiederò una spiegazione scritta e per ciascuna domanda anche di rappresentare un progetto.



Suggerimento

D'ora in avanti a lezione dovrete, oltre che scrivere, disegnare su di un block-note i progetti che vi illustriamo. Questo block note diviene parte del vostro bagaglio culturale, vi aiuta a rappresentare in forma progettuale e compositiva i progetti che vedete in foto, e potrete portarlo all'esame per spiegarmi i progetti che vi chiedo. Se vi chiedessi di parlarmi della Torre Velasca voi potrete aprire il vostro block note e farmi vedere i vostri schizzi e illustrarmi il progetto. Oppure potete ripartire a disegnarla da capo...



Indicazioni di metodo

Mentre siete a lezione usate tutta la tecnologia che volete (ad esempio cercate sul vostro tablet i riferimenti o i libri o gli autori che vi cito) però dovete avere di fianco a voi sempre una matita/china/ecc e disegnare a mano



30 Marzo 2013

Prima esercitazione - l'architettura e il suo doppio

Abbiamo corretto e dato i voti a tutte le esercitazioni. Sono molto soddisfatto del livello medio raggiunto, sia come progetto che come rappresentazione che come modello. Tre aspetti inscindibili ma sui quali ho preferito dare giudizi distinti per far capire a ciascuno dove migliorare.



Risultato atteso



  • la prima esercitazione serve a me per capire da dove partite, serve a voi per capire da dove partiamo noi. Il giudizio non è importante in sè, ma è un indicatore anche in termini comparativi con gli altri. I giudizi non sono alti ma ci sono le condizioni per migliorare tutti.
  • Non mi interessa la qualità del risultato in sé, ma la qualità del processo che avete seguito.

Obbiettivi formativi



  • Obbiettivo 1 # Vorrei che tutti arrivassero alla fine con progetti coerenti, chiaramente comunicabili e trasmissibili
  • Obbiettivo 2 # Mi piacerebbe che tutti parlassimo la stessa lingua, fatta di ragionamenti progettuali e compositivi basati sul tipo, sulla metafora, oppure sul rapporto tra forme, volumi, spazi. Vorrei che il risultato evidenziasse i "rapporti" tra la parti dell'edificio (composizione architettonica) e quando sarà possibile tra l'edificio e la "città" (composizione urbana). Non vi faccio mai un discorso di "linguaggio" ma di "metodo" e di "composizione".

Indicazioni di metodo

 

  1. prima di tutto dovete riflettere sul "tema": una casa e il suo doppio può implicare una piccola "ricerca", vi siete chiesti cosa hanno fatto altri architetti prima di voi sullo stesso tema?
  2. Forse anche il mondo dell'arte avrebbe potuto farci venire in mente delle suggestioni: nessuno ha lavorato mettendo semplicemente uno "specchio" di fronte a ville savoye? Anche questo avrebbe potuto essere un atteggiamento progettuale di fronte ad uno dei Maestri della Modernità Architettonica.
  3. Riflettendo sul "significato" del tema avreste anche potuto "non svolgere" o "contestare" il tema un pò come chi ha pensato di fare una casa "virtuale" in fianco a quella reale. Questo vi può capitare quando ad esempio partecipate ad un concorso o a qualsiasi occasione progettuale in cui il tema vi è "assegnato": magari non vincerete il concorso, ma abbiate il coraggio di assumervene la responsabilità.
  4. occorre studiare e capire i riferimenti (in questo caso intendo dire la "casa" assegnatavi) prima di mettersi a disegnare. Il progetto parte dallo studio, della storia o della contemporaneità che sia
  5. sempre rappresentarsi prima l'idea con schizzi e disegni a mano libera e poi passare eventualmente a computer
  6. il modello tridimensionale (fisico o virtuale) serve a "verificare" alcuni aspetti volumetrici e compositivi che sui disegni non riuscite a fare. Dopo aver fatto il modello occorre tornare indietro al progetto. Talvolta il modello vi fa capire che il progetto è sbagliato o da correggere. Altre volte si è sbagliato semplicemente la scala del modello, o la sua "costruzione" fisica o il livello di dettaglio.

30 Marzo 2013

Seconda esercitazione

Anche in questa seconda esercitazione vi stiamo lasciando liberi di scegliere l'approccio che preferite, però vi fornisco alcuni consigli di metodo:

 

  • guardate i materiali che vi abbiamo fornito, e cercatene altri sulle riviste
  • studiate quello che gli altri hanno fatto prima di voi, qui è facile perché sono i progetti veramente realizzati che voi dovrete di fatto "sostituire"
  • capite il tema, vi dò le key-words: residenza (a schiera), lavoro in sezione (spazio/interni), quadro esigenziale/programma, coerenza prospetto-sezione.
  • se voi partite da uno "stato di fatto" e lo cambiate, vuole dire anche che avete un "programma" ovvero un obbiettivo: progettare una casa per una famiglia con un figlio che ha bisogno di una dependance con ingresso autonomo, progettare una casa per una giovane coppia in cui entrambi lavorano/studiano a distanza e vogliono spazi riservati, progettare una casa per un artista, progettare una casa-studio per architetto con 4 collaboratori, ecc ecc - inventateveli voi che siete sicuramente più bravi.
  • concept, rappresentazione grafica in pianta e sezione, modello rappresentano tre fasi non consequenziali ma parzialmente sovrapponibili e di continui rimandi.



01 Maggio 2013

Tema d'anno

 

Il tema d'anno, pur diverso in alcuni aspetti a seconda del sito assegnato presenta una metodologia di approccio simile.  Di seguito trovate alcune operazioni preliminari per compiere il percorso che vi porta alle definizione della strategia progettuale, risultato della prima fase del lavoro sul tema d'anno.



Brescia

  • Lettura del bando
  • Analisi morfologia dei tessuti e Analisi architettonica  espressa attraverso schemi e disegni (per esempio vuoti/pieni, uniformità tipologica, prospetti e sezioni dello stato di fatto e dell'intorno, spazi verdi e/o pubblici,...) 1:2000/1:1000
  • Modello scala 1:500 di una porzione significativa dell'intorno con stato di fatto ripulito dalle superfetazioni ed asportabile
  • Ricerca dei Riferimenti (in parallelo con l'esercitazione sulle riviste a cui vanno integrati altri e personali riferimenti progettuali significativi per il percorso progettuale)
  • Definizione del programma funzionale
  • Elaborazione del concept dell'idea di progetto 1:1000/1:500
  • Masterplan planivolumetrico in scala 1:500



Lodi

  • Analisi urbana espressa attraverso schemi e disegni (per esempio densità, vuoti/pieni, spazi verdi e/o pubblici, funzionale...) 1:2000
  • Modello scala 1:1000
  • Definizione del programma funzionale
  • Elaborazione del Masterplan paesaggistico 1:2000/1:1000
  • Ricerca dei Riferimenti (in parallelo con l'esercitazione sulle riviste a cui vanno integrati altri e personali riferimenti progettuali significativi per il percorso progettuale)
  • Strategie architettoniche e concept 1:500


 

Indicazioni di metodo

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