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Esercitazioni (propedeutiche al progetto)

PRESENTAZIONE CORSO
ESERCITAZIONE 1O
Università: bene comune urbano?



L’esercitazione intende investigare gli spazi dell’Università centrale di Pavia nell’assunto che possano essere considerati un bene comune urbano. In questo senso, alla dicotomia tra spazi pubblici e privati si sostituisce una più articolata concezione che include ‘spazi comuni’ (Stavrides, 2016) o ‘comunanze urbane’ (Belingario, 2015) secondo diverse definizioni già presenti in letteratura.

I beni comuni urbani sono potenzialmente indipendenti dal regime di proprietà (pubblico/privato, la proprietà collettiva non esiste in Italia) e definiti anche attraverso gli usi dello spazio, e i gruppi sociali/comunità che ne beneficiano/aspirano a farne un uso migliore, anche prendendosene cura.

Metodologia di lavoro proposta

Lavorando in piccoli gruppi (3-4 persone), farai una ricognizione degli spazi centrali dell’Università (inclusi porticati, cortili, corti e altri spazi comuni aperti e coperti) e del loro uso.

 

•La prima perlustrazione potrà avvenire in forma di dèrive/esplorazione senza mappe di supporto.

•Una ulteriore analisi percettiva e visuale in forma di osservazione, ti consentirà di analizzare qualità e usi dello spazio. Potrai anche raccogliere informazioni su quali persone gruppi usano gli spazi, per quanto tempo, ecc. Organizzerai spazi del percorrere e spazi dello stare.

•A seguire, una analisi tipologica delle planimetrie ti consentirà di verificare la corrispondenza tra le informazioni raccolte e le configurazioni tipo-morfologiche.

Dopo aver condotto le ricerche sul campo si tenterà di rispondere alle domande (in forma ovviamente ancora provvisoria!):

•Se, come e in che modo gli spazi dell’Università Centrale di Pavia sono appropriati/utilizzati da diversi gruppi/comunità locali?

•Quali spazi possono essere considerati “comuni” oltre la dicotomia pubblico/privato?

•Quali potenzialità o opportunità inespresse avete potuto individuare?

Outcomes/esiti attesi - 15 marzo 2019

Presentazione multimediale (ppt o equivalente) di massimo 10 minuti, che includerà elaborazioni tipo:

 

•Mappe e percorsi (esplorazione): schizzi a mano libera (sketch book), report fotografico, contributi audio/video

•Schizzi (viste) e note (sketch book), foto – organizzati in categorie che definirete meglio voi in base ai dati raccolti: SPAZI DELLO STARE e DEL PERCORRERE

•Analisi planimetriche preliminari (colori, indicazioni grafiche, ..) e corrispondenze riscontrate.

ESERCITAZIONE 3
Critical mapping : usi e costumi 
 

Ad ogni gruppo viene assegnata una porzione di città. Questa include parte del centro storico ma anche parte delle aree esterne alle mura spagnole. Obiettivo dell’esercitazione è creare una (prima) mappa in forma di cartografia critica, di quella porzione di città. In questa fase non ti concentrerai tanto sugli edifici in sé quanto sugli usi (concetto più ampio della ‘funzione’ urbanistica), che possono essere anche temporanei (per esempio, la piazza del mercato settimanale). Come viene utilizzato quello spazio? O quella porzione di edificio? Per quanto tempo? In modo regolare o casuale?

Ma soprattutto, chi lo usa? È un gruppo ben definito di utenti, oppure un gruppo sociale, oppure in prevalenza una fascia di età (giovani, anziani)? Le informazioni si basano sull’osservazione diretta di luoghi e persone, e in alcuni casi specifici sulla interazione/intervista informale (previo consenso e presentazione della tua ricerca).

In aggiunta al lavoro sul campo, raccoglierai anche informazioni da fonti differenti (libri, archivi, ma anche internet) in rapporto a:

  • Come erano utilizzati questi spazi/edifici nella storia, o in situazioni particolari (emergenze, guerre, etc)

  • Gruppi più o meno organizzati (associazioni, not for profit, gruppi on-line, ecc) che in qualche modo si appropriano degli spazi per farne un uso (temporaneo o meno), prendersi cura, utilizzarlo per incontrarsi, ecc.

Più nello specifico:

  • Esempi di spazi potrebbero essere: spazi aperti, piazze, parchi, colonnati, panchine, aiuole, ecc ma anche porzioni di edifici, aule, ecc.

  • Esempi di usi possono riguardare il commercio temporaneo, ma anche luoghi di incontro più o meno casuali, più o meno temporaneo inclusi festivals, sagre, processioni religiose, ecc.

  • Esempi di utenti possono essere ovviamente comunità di studenti, anziani, gruppi etnici o sociali variamente identificabili. Ma anche associazioni, terzo settore, cultura, ecc.

 

Organizzerai le informazioni su ‘layers’ differenti in modo da differenziare ciò che hai osservato direttamente da ciò che hai letto/rintracciato e/o fonti indirette (racconti di altre persone). Potrai utilizzare colori, font differenti per organizzare ‘tipologie’ di usi differenti. Ogni gruppo dovrà dunque sovrapporre all’ambiente fisico (cartografia tradizionale) elementi di osservazione e di indagine sociale.

Organizzerai le informazioni su di una base cartografica, sia in versione digitale (per una presentazione ppt) che su di una mappa collettiva che verrà prodotta in aula (il venerdì) da tutti i teams.

Ad ogni gruppo viene assegnata una porzione di città. Questa include parte del centro storico ma anche parte delle aree esterne alle mura spagnole. Obiettivo dell’esercitazione è creare una (prima) mappa in forma di cartografia critica, di quella porzione di città. In questa fase non ti concentrerai tanto sugli edifici in sé quanto sugli usi (concetto più ampio della ‘funzione’ urbanistica), che possono essere anche temporanei (per esempio, la piazza del mercato settimanale). Come viene utilizzato quello spazio? O quella porzione di edificio? Per quanto tempo? In modo regolare o casuale?

Ma soprattutto, chi lo usa? È un gruppo ben definito di utenti, oppure un gruppo sociale, oppure in prevalenza una fascia di età (giovani, anziani)? Le informazioni si basano sull’osservazione diretta di luoghi e persone, e in alcuni casi specifici sulla interazione/intervista informale (previo consenso e presentazione della tua ricerca).

In aggiunta al lavoro sul campo, raccoglierai anche informazioni da fonti differenti (libri, archivi, ma anche internet) in rapporto a:

  • Come erano utilizzati questi spazi/edifici nella storia, o in situazioni particolari (emergenze, guerre, etc)

  • Gruppi più o meno organizzati (associazioni, not for profit, gruppi on-line, ecc) che in qualche modo si appropriano degli spazi per farne un uso (temporaneo o meno), prendersi cura, utilizzarlo per incontrarsi, ecc.

Più nello specifico:

  • Esempi di spazi potrebbero essere: spazi aperti, piazze, parchi, colonnati, panchine, aiuole, ecc ma anche porzioni di edifici, aule, ecc.

  • Esempi di usi possono riguardare il commercio temporaneo, ma anche luoghi di incontro più o meno casuali, più o meno temporaneo inclusi festivals, sagre, processioni religiose, ecc.

  • Esempi di utenti possono essere ovviamente comunità di studenti, anziani, gruppi etnici o sociali variamente identificabili. Ma anche associazioni, terzo settore, cultura, ecc.

Organizzerai le informazioni su ‘layers’ differenti in modo da differenziare ciò che hai osservato direttamente da ciò che hai letto/rintracciato e/o fonti indirette (racconti di altre persone). Potrai utilizzare colori, font differenti per organizzare ‘tipologie’ di usi differenti. Ogni gruppo dovrà dunque sovrapporre all’ambiente fisico (cartografia tradizionale) elementi di osservazione e di indagine sociale.

Organizzerai le informazioni su di una base cartografica, sia in versione digitale (per una presentazione ppt) che su di una mappa collettiva che verrà prodotta in aula (il venerdì) da tutti i teams.

Presentazione – venerdi 29 marzo.

ESERCITAZIONE 4 bis
Critical Mapping 3: Edifici/Spazi Potenziali
 

Sempre all’interno dell’area assegnata, dovrai ora individuare edifici e spazi urbani non utilizzati o sotto-utilizzati che rappresentano una risorsa potenziale per la città.

 La mappatura potrà quindi includere, ad esempio:

-        Spazi interstiziali (in-between)

-        Spazi sotto-utilizzati (aree di risulta, vuoti urbani)

-        Edifici/porzioni di edifici vuoti o sotto-utilizzati

Questo ulteriore layer andrà ad aggiungersi a quelli già mappati con le precedenti esercitazioni

Questi andranno riportati sulla mappa fisica seguendo la stessa soluzione grafica usata per gli edifici (cartoncino) ma con un colore differente

Presentazione - venerdì 12 Aprile

TEMA D'ANNOO
Pavia: beni comuni urbani e progetto architettonico

 

Il tema dei 'Beni Comuni Urbani' è centrale nel dibattito contemporaneo e trasversale a diverse discipline. In questo panorama, il ruolo del progetto e del progettista è incerto, piuttosto che implicito. I Beni Comuni Urbani, tangibili o intangibili, richiedono una riflessione sulle pratiche partecipative, sulla appropriazione e gestione degli spazi urbani, sulla qualità e accessibilità degli 'spazi pubblici', sul loro significato anche in relazione a nuove dimensioni della governance urbana. Non ultimo, richiamano l'attenzione sulla complessità della città in rapporto ai molteplici attori e interessi coinvolti nella sua gestione, nella esplicazione delle pratiche democratiche e nel ruolo della cittadinanza attiva. Il corso intende investigare e analizzare i beni comuni, in essere e in potenza. A questi rivolgerà uno sguardo in termini progettuali nella seconda parte del corso.

ESERCITAZIONE 2
Dèrive - esplorazione psicogeografica
 

Ogni gruppo allarga ora lo sguardo ad una porzione di città più ampia. Questa ricomprenderà sempre l’area dell’università centrale – vero fulcro delle vita urbana – ma si estende in modo organico verso l’esterno. In alcuni casi supera l’impianto delle mura spagnole e i fasci infrastrutturali per abbracciare e i quartieri residenziali, le zone di espansione, il Borgo Ticino.

L’esercitazione consiste nel fare una esplorazione in forme di Dèrive cioè letteralmente deriva (Debord, 1956). Alcuni testi di riferimento, oltre alla lezione, ti aiuteranno a capire il tema e l’approccio.

La Dèrive verrà fatta senza l’ausilio di mappe. Uno degli obiettivi è quello di ‘perdersi’ nell’ambiente urbano, così da percepirlo senza filtri, e coglierne gli aspetti salienti o i dettagli nascosti. Sarà consentito utilizzare (in background) delle applicazioni per mappare percorsi e distanze percorse, ma non l’utilizzo costante del GPS né di ogni altra forma di orientamento. Potrai partire dall’Università, o viceversa dai confini esterni (o provare entrambe le cose in giorni diversi). Se attraversi ambienti urbani compatti, datti una regola. Prima strada a destra, seconda strada a sinistra, ecc.

Ti muoverai in piccoli gruppi, organizzati con blocco note/disegni, fotocamera, videocamera, registratore di suoni. La fotocamera sarà attaccata al tuo corpo (meglio ancora alla testa) in modo da riflettere i movimenti del tuo sguardo e della tua testa.

Esplorerai l’ambiente urbano con occhi nuovi, cercherai di cogliere gli aspetti emotivi oltre a quelli fisici e visuali. Cercherai di mappare oggetti inusuali, o inaspettati. Ti lascerai cogliere di sorpresa dalle situazioni che l’ambiente urbano ti offre.

Prima di partire con l’esplorazione, compila le istruzioni insieme al tuo team. Chi avrà la fotocamera, chi prenderà nota, chi produrrà una mappa mentale del percorso? Quanto durerà la vostra esplorazione? Quale il punto di partenza?

«Per fare una deriva, andate in giro a piedi senza meta od orario. Scegliete man mano il percorso non in

base a ciò che sapete, ma in base a ciò che vedete intorno. Dovete essere straniati e guardare ogni

cosa come se fosse la prima volta. Un modo per agevolarlo è camminare con passo cadenzato e

sguardo leggermente inclinato verso l’alto, in modo da portare al centro del campo visivo l’architettura e

lasciare il piano stradale al margine inferiore della vista. Dovete percepire lo spazio come un insieme

unitario e lasciarvi attrarre dai particolari».

Alla fine dell’esplorazione rifletterai insieme al tuo team sulle diverse ‘unità ambientali’ che avete attraversato, se e come avete percepito aree differenti della città – non sulla base dello spazio costruito ma sulla base delle vostre emozioni. Rifletterete anche sul concetto di distanza, di come avete percepito il vostro vagare in quei quartieri – la distanza come nozione soggettiva e non oggettivabile.

Organizzerai una presentazione multimediale (di gruppo), che includerà una mappa mentale ma potrà includere anche testi, annotazioni, immagini, suoni e clip video. La presentazione andrà in automatico, per un massimo di 15 minuti. Voi potrete commentare le slide o semplicemente farle scorrere. La presentazione parlerà per voi.

Presentazione – venerdi 22 marzo ore 14.

ESERCITAZIONE 4
Critical mapping: tipi e morfologie
 

Ogni gruppo continuerà a lavorare sulla porzione di città assegnata, questa volta concentrandosi su edifici e spazio urbano, rispetto ai quali svolgerai un’analisi tipologica e morfologica.

Principale oggetto di studio saranno quegli stessi luoghi precedentemente mappati con l’esercitazione “usi e costumi”, ai quali potrai aggiungerne altri precedentemente non rilevati come ad esempio i principali monumenti cittadini

Analizzerai (in gruppo) in particolare aspetti, quali:

  • tipologia (es aula, corte, galleria, pettine, schiera, blocco)

  • forma (circolare, lineare, puntiforme, …)

  • dimensione e scala (altezza, larghezza, profondità; dimensioni dell’oggetto in relazione allo spazio e al tessuto urbano)

  • spazio (aperto, chiuso, semichiuso o semiaperto)

  • relazione con gli altri edifici o lo spazio pubblico

  • percezione (visuale e materiale)

 

L’analisi verrà fatta con l’aiuto di una mappa di piccole dimensioni, facile da trasportare e sulla quale segnare i luoghi considerati rilevanti. Grazie alla mappa verificherai di aver esplorato l’intera area assegnata. Strumenti utili alla raccolta delle informazioni, oltre alla mappa, sono blocco note/disegni, fotocamera o smartphone.

Ti muoverai insieme al gruppo, soffermandoti nei diversi punti che, singolarmente o congiuntamente, riterrai rilevanti: in prima istanza potranno essere ricompresi anche spazi ed edifici che successivamente potranno essere scartati.

Ciascun membro del gruppo si concentrerà su uno o più degli aspetti da analizzare (tipologia, forma, dimensione, scala, spazio, relazioni, percezione), riflettendo anche su analogie e differenze tra i diversi spazi considerati.

Edifici e spazi urbani possono avere dimensioni differenti (grandi, piccoli o medi); essere di diversa natura (edifici, parti di edifici, piazze, strade, marciapiedi, aree verdi, vuoti urbani, spazi indefiniti..); essere concentrati o distribuiti in maniera più o meno omogenea all’interno dell’area che state investigando; possono essere molto o poco numerosi.

Domande utili all’analisi possono essere: Perché questo spazio/edificio viene utilizzato? In che modo viene utilizzato? In quale momento della giornata? Quali caratteristiche morfologiche presenta? In che modo tali caratteristiche influiscono sul suo utilizzo/appropriazione? Come si relaziona con gli spazi e gli edifici limitrofi? E’ uno spazio pubblico, privato, semi-pubblico/semi-privato? Qual è il suo programma funzionale? E’ accessibile? E’ visibile? E’ noto a tutti?

Le diverse caratteristiche analizzate saranno poi rappresentate in 4 mappe tematiche.

Dovrai ridisegnare (in gruppo) gli spazi/edifici individuati, e riportarli in una serie di mappe che ne descrivono le caratteristiche tipologiche e morfologiche.

A seguito di un confronto all’interno del gruppo, farai una riflessione critica per incontrare eventuali analogie tra gli elementi mappati, sempre in relazione alle diverse caratteristiche.

 

Elaborerei (in gruppo) 4 mappe:

  • Mappa A (Forma):

Planimetria con rappresentata la forma in pianta, semplificata, degli edifici

  • Mappa B (Tipologia - Relazione con gli altri edifici o lo spazio pubblico)

Planimetria con rappresentati i piani terra degli edifici (riferimento. Pianta del Nolli)

  • Mappa C (lo spazio - dimensione e scala)

Planimetria con rappresentati gli edifici in assonometria cavaliera, schematici ma con gli elementi essenziali (es. portici, corti,..)

  • Mappa D (la percezione)

Planimetria con rappresentata la posizione dell’edificio o dello spazio attraverso una fotografia o uno schizzo che descriva come viene percepito dall’esterno (es.portico) o dall’interno (es. corte) (riferimento. Krier)

 

Tutti i disegni saranno in scala, in bianco e nero, realizzati a mano, utilizzando lucido o carta da schizzi come supporto, e in seguito digitalizzati attraverso una scansione.

Gli edifici/spazi selezionati avranno una definizione più dettagliata e marcata, mentre gli edifici e gli spazi limitrofi saranno rappresentati con un livello di definizione inferiore (riferimento. Camillo Sitte).

Organizzerai una presentazione multimediale (di gruppo) che includerà le mappe e un focus su alcuni elementi ritenuti più significativi, utilizzando anche schemi, diagrammi (riferimento. Krier e Lynch) e fotografie per descriverne meglio le caratteristiche.

Sulla mappa cartacea andrai ad individuare tali edifici/spazi pubblici con un piccolo volume in polistirolo o cartoncino (in scala), eventuali fotografie/schizzi potranno essere collocati ai margini.

La presentazione durerà massimo quindici minuti e commenterete le slide raccontando gli esiti dell’analisi e delle eventuali analogie riscontrate tra i diversi edifici/spazi urbani.

Presentazione - venerdì 5 Aprile

PRESENTAZIONE DI SINTESI
Critical Mapping : Spazi, usi, persone
 

Organizzerai una presentazione, in cui ri-organizzerai la sequenza di ciò che hai osservato.

La presentazione ha come oggetto: ‘Spazi, usi, persone’ e verrà organizzata secondo questa associazione di concetti.

La presentazione sarà introdotta da una slide con l’inquadramento dell’intera area oggetto di esplorazione rispetto alla città, che descriverai molto brevemente.

Avendo effettuato diverse esplorazioni/ricognizioni dei luoghi, avrai individuato dei particolari “casi studio” di tuo interesse.

1.     In alcuni casi più fortunati ci sarà già un equilibrio tra usi/gruppi e spazi architettonici (es. cortili dell’università, orti urbani, lungofiume, ecc.) ma …dovrai riflettere su come, quando e perché questi spazi sono utilizzati (è un fine puramente commerciale? vi sono attività comuni? c’è un obiettivo di lungo termine? Ecc)

2.     In altri casi, le situazioni di tuo interesse potranno essere rappresentate da edifici o spazi che evocano un utilizzo dello spazio comune da parte di gruppi o comunità (in accordo a come erano stati pensati originariamente) oppure, più semplicemente sono sotto utilizzati o vuoti/inutilizzati e quindi si prestano ad un utilizzo da parte di una comunità/gruppo (quale? Ne esistono nelle vicinanze? Comitati di quartiere, associazioni, università della terza età? ecc)

3.     In altri casi ancora, avrai individuato un gruppo/associazione/comunità ma non hai individuato degli spazi che sono/possano essere utilizzati da loro. Però ritieni che questo gruppo di persone esprima delle idee/valori/aspirazioni che meritino di essere considerate.

Mostrerai per ognuno dei “casi di interesse” individuati tre caratteristiche riferite a:

-        Luoghi e spazi. I loro caratteri tipo-morfologici e spaziali (forma, distribuzione, ecc.)

-        Usi e costumi. Chi lo usa, quando, perché

-        Persone e comunità. Quale gruppo/i se ne appropriano, in quali momenti, per quale ragione

La presentazione sarà quindi composta da una sequenza, della quale deciderai tu l’ordine (se geografico, o temporale, o trovando una logica precisa, altro ancora).

Ogni “caso di interesse” avrà quindi tre slides dedicate agli argomenti sopra menzionati (luoghi e spazi / usi e costumi / persone e comunità) e una quarta slide di sintesi tra i tre layers, che può essere restituita attraverso una composizione (una foto o un collage, eventualmente accompagnata da schizzi o mappe, un motto).

Questa rappresenterà di fatto una tua interpretazione critica di ciò che hai osservato in modi e tempi differenti (disegni, foto, racconti, ecc.)

Ciascun gruppo avrà a disposizione max 15 minuti.

Cosa presenterai insieme al tuo team, alla fine di questa prima parte del corso?

1.     Una presentazione powerpoint (di sintesi) che illustri ciò che hai trovato/scoperto/analizzato (Spazi, usi, persone)

2.     Una mappatura di questi risultati sulla cartografia collettiva prodotta in aula (layers e colori diversi)

3.     Una rassegna/sequenza fotografica dei casi più significativi che hai trovato, che presenterai attraverso la piattaforma FLICKR

Presentazione - venerdì 12 Aprile

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